Taglio laser e taglio al plasma: quali sono le differenze?

Taglio laser o taglio al plasma? Sebbene siano entrambe indicate per il taglio di tubi e lamiere metalliche, queste tecniche hanno applicazioni e risultati diversi. Con questo articolo facciamo un po’ di chiarezza.

Il taglio laser non è l’unica tecnica impiegabile per tagliare un tubo metallico. Infatti, a seconda delle esigenze, esistono delle alternative, e il taglio al plasma è una di queste. Entrambe le tecniche, però, devono rientrare in alcuni parametri di lavorazione molto precisi.
In questo articolo faremo il punto della situazione, così da guidarti nel comprendere la tecnica più adatta alle tue esigenze.

Taglio laser: spessori minimi, precisione e pulizia

Come visto nello scorso articolo, il taglio laser si basa sull’emissione di un raggio di luce monocromatico e rettilineo su una superficie di taglio.
Questa tecnica è molto indicata per tagliare lamiere, tubi e profilati in ferro, acciaio inox e alluminio (e non solo) che arrivano fino ai 20 mm di spessore. Tuttavia, grazie alle moderne sorgenti in fibra si possono raggiungere potenze più elevate e, quindi, arrivare al taglio di spessori fino ai 35-50 mm.

Considerando che la superficie colpita dal fascio di luce è molto circoscritta, il taglio laser si distingue per velocità di esecuzione e precisione. Grazie a queste caratteristiche si riduce al minimo la quantità di materiale scartato e non servono lavorazioni di affinamento successive.

Taglio al plasma: meno precisione, spessori maggiori

Dal canto suo, quella al plasma è una tecnologia molto valida se si considerano però spessori maggiori di 25 mm. In questo caso, il taglio avviene tramite una torcia che concentra un raggio di plasma a temperature così elevate che portano il metallo a scindersi tramite fusione; e l’energia cinetica del gas utilizzato pulirà i bordi di taglio dalle scorie di metallo fuso.

C’è però da sottolineare che il taglio non è preciso come quello al laser perché la zona termicamente alterata è più ampia, pertanto i bordi necessiteranno di una lavorazione secondaria per rimuovere il grosso delle imperfezioni. Per questo motivo, è una tecnica da tenere in considerazione per lavorazioni più grezze che prevedono operazioni successive.

Taglio laser e taglio al plasma: quale scegliere?

Come già accennato in precedenza, la scelta tra taglio laser e taglio al plasma dipende dalle esigenze di lavorazione.

Di seguito, ti proponiamo un breve riassunto delle principali caratteristiche di entrambe le tecniche:

Taglio laser

  • più costoso, ma lavorazione più veloce;
  • tagli netti senza sbavature sulle superfici;
  • nessuna lavorazione successiva;
  • basso consumo energetico e minore spreco di materiale;
  • adatto anche per forature e realizzazione di geometrie complesse;
  • adatto a tagli di precisione.

Taglio al plasma

  • più economico, ma lavorazione più lenta;
  • alto consumo energetico;
  • più spreco di materiale e maggiore emissione di CO 2 ;
  • nessuna possibilità di fare fori o asole;
  • necessarie lavorazioni successive;
  • adatto a tagli industriali che non necessitano grande precisione.

Linea Tre: il taglio laser per tubi metallici

Grazie ai nostri impianti di taglio laser ad alta produttività presenti nel nostro stabilimento si possono lavorare tubi in acciaio, acciaio dolce e legato, acciaio inox, alluminio, rame e ottone con queste caratteristiche:

  • sezione tonda: diametro da 12 a 240 mm;
  • sezione quadrata: lato da 12 a 200 mm;
  • sezione rettangolare e piatto-ovale inscritta in un cerchio di diametro massimo 280 mm (lato minimo: 25 mm, lato massimo: 200 mm, differenza massima fra i lati di 152, 4 mm);
  • profili aperti a C e U: da 30×25 a 200×150 mm;
  • profili a L: da 30×25 a 150×150 mm;
  • peso lineare massimo: 40 kg/m.

Se ti abbiamo incuriosito, non esitare a contattarci.